Il governo coloniale regionale svende le nostre autostrade e impone pedaggi: come difendersi

È proprio vero, ormai il tempo della denuncia è terminato. Ormai dobbiamo costruire un’agenda rivoluzionaria per comprendere come restituire ai Siciliani la Sicilia, una volta disarcionati i governi coloniali e collaborazionisti che abbiamo avuto sinora.

I fatti, però, prima delle azioni, dobbiamo raccontarli, anche in breve, perché qui si gioca come sempre sul nostro futuro.

E gli unici che reagiscono sono i “Siciliani Liberi”.

La finta stabilizzazione dei vecchi precari e la creazione di quelli nuovi

È istruttivo tenere d’occhio la Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana. È lo specchio dell’attività del governo coloniale della Sicilia.

Ieri, 27 gennaio 2017, la Presidenza (il governatorato coloniale) ha “ripubblicato” la legge 27/2016 che si chiama pomposamente:

«Disposizioni in materia di autonomia locali e per la stabilizzazione del personale precario».

Si tratta di una “neolingua”, in cui le parole hanno il significato contrario di quello logico e letterale.

Mettiamo da parte le autonomie locali e concentriamoci un attimo sulla parte relativa ai cosiddetti precari.

L’Avviso 8 è la solita operazione clientelare. La formazione professionale che vogliamo

L’Avviso 8 distribuisce “soldi”, soldi pubblici, secondo una graduatoria a “enti” di formazione professionale, immaginiamo secondo rigorosissime indicazioni di merito.

Ma c’è qualcosa che non va in questo sistema. 

Noi vogliamo dire – nella massima trasparenza – qual è la posizione degli indipendentisti sullo spinosissimo tema della Formazione Professionale.

La risposta indipendentista alla corruzione

I fatti di cronaca di questi giorni sono impietosi. 

L’ex PD – FI Genovese coinvolto in un giro di false fatturazioni, con beni sequestrati per un milione. Un altro pentito, con accuse gravissime, tira in ballo il candidato sindaco di Palermo Ferrandelli, per voto di scambio addirittura in contiguità con la mafia.

Abbiamo detto e ripetiamo che non si fa sciacallaggio in questi casi. C’è chi parla di “giustizia a orologeria” per favorire altri candidati, e l’accusato respinge ogni accusa. Vedremo. Noi, fino a prova contraria, restiamo garantisti, naturalmente non insensibili a indizi di colpevolezza che si dovessero fare via via più gravi. Ma, il fatto di cronaca giudiziaria, ci interessa sino a un certo punto.

Il problema politico è più generale. Qual è l’atteggiamento degli indipendentisti siciliani di fronte al problema della corruzione?

Siciliani Liberi per la riconversione delle industrie inquinanti del Mela in un aeroporto

È cronaca di questi giorni. Un imprenditore indiano a capo di una holding con 16 mila dipendenti, Mahesh Panchavaktra, ha manifestato l’intenzione di investire 300 milioni di euro nella realizzazione di un aeroporto nella valle del Mela (lungo la costa tirrenica messinese). Si tratterebbe di un aeroporto cargo (cioè destinato al traffico merci in sinergia e integrato col porto di Milazzo) e al contempo di un aeroporto destinato al traffico passeggeri. La forte caratterizzazione cargo e l’integrazione col porto di Milazzo fa sì che l’aeroporto del Mela non sarebbe, almeno all’avvio, concorrenziale rispetto agli aeroporti di Catania e Palermo.  

 

Dovrà essere il consenso crescente a determinare il cambiamento dello stato delle cose

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Chi siete ,cosa volete e soprattutto chi c’è dietro di Voi ,queste le domande che più frequentemente ci vengono rivolte .

Siamo una piccola -grande forza politica , ostinata e determinata a conseguire obiettivi ambiziosi , il più importante dei quali è la capacità della Sicilia a determinare il proprio destino .Convinti come siamo della forza rivoluzionaria della nostra offerta politica in difesa delle nostre origini , della nostra cultura ,del lavoro delle nostre maestranze e dei beni, frutto del lavoro Siciliano.

UN ANNO DI SICILIANI LIBERI

Si è celebrata giorno 15 la prima ricorrenza dalla fondazione di Siciliani Liberi.

Centinaia di iscritti e simpatizzanti provenienti da tutta l’Isola, sfidando il freddo artico che in questi giorni sferza la Sicilia, si sono dati appuntamento in una sala affollata presso l’Hotel Villa Giulia di Pergusa, nel cuore della Sicilia, per valutare il percorso fatto e programmare le iniziative a farsi nei prossimi mesi.