I ‘regali’ del PD alla Sicilia: dalle arance del Marocco all’olio tunisino, ecco i nomi dei colpevoli

 Giorno dopo giorno assistiamo inermi, all’opera di distruzione di nostre istituzioni rappresentative e della economia della Sicilia. Il progetto viene messo in pratica dal governicchio PD di Renzi. In ordine di tempo, l’ultima mascalzonata è stata realizzata a Bruxelles, il 10/03/2016 anche, attraverso il voto favorevole degli europarlamentari targati PD. È stato autorizzato l’ingresso in Europa di ulteriori, 35 mila tonnellate di olio “extravergine “di oliva, proveniente dalla Tunisia, senza dazi. Iniziativa proposta dal commissario Mogherini PD, la stessa, per intenderci che si è prodigata per fare arrivare le arance dal Marocco. Operazione pienamente riuscita, anche per il voto favorevole dei seguenti europarlamentari targati PD.

 

 di Enzo Cassata

I nomi dei 12 esecutori materiali degli ordini del capo del PD: Bresso, Cofferati, Cassolino, Gualtieri, Kyenge, Panzeri, Paolucci, Pittella, Sassoli, Soru, Toia, Zanonato. Il tutto con il tacito consenso del ministro Martina. Il suo omologo di qualche tempo fa, Giovanni Marcora, si starà certamento rivoltando nella tomba. Una guerra non dichiarata, quella del kapo del PD renzi, ma posta in essere tutti i giorni con l’ausilio, di volta in volta, di fedeli esecutori. Non abbastanza contento dello stato complessivo di profonda difficoltà in cui versa l’agricoltura siciliana, anziché intervenire in suo favore, aggiunge ulteriori elementi di concorrenza sleale contribuisce, avvallando, l’ introduzione nell’eurozona di alimenti di dubbia salubrità e provvedimenti atti ad assestare colpi mortali alla nostra già precaria economia.

E si questo signore, non vuole tenere conto oltre che della salute dei siciliani anche delle loro legittime necessità economiche. L’olio tunisino, potrebbe non essere prodotto secondo standard qualitativi, che invece si impongono ai nostri produttori ? Non è un suo problema. Le antenne del MUOS possono emettere onde elettromagnetiche dannose per la salute dei siciliani ? Non è un suo problema. Le trivellazioni in mare e in terra producono inquinamento, possono compromettere l’equilibrio di siti e paesaggi unici al mondo, già fonte di redditi dei siciliani ? Non è un suo problema. Le raffinerie inquinano, alterano l’ecosistema e causano malformazioni, tumori ect. ? Non è un suo problema.

All’ARS, i conti non tornano più neanche al suo ragioniere (Baccei) di fiducia ? Non è un suo problema. Il suo unico vero problema è venire a chiedere il voto ai siciliani attraverso un piccolo esercito di “soldatini piddini” capaci di scattare sull’attenti ad ogni ordine del grande kapo, esecutori fedeli di ogni sua direttiva. Privi di coscienza ed autonomia propria, agiscono presentandosi agli elettori siciliani a chiedere loro il voto, in assoluta malafede, consapevoli come sono, di non poter mai difendere i diritti di cittadini che intendono rappresentare.

Considerazioni amarissime, siciliani in malafede che tradiscono la fiducia di altri siciliani in buona fede. 

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