Gli studi ideologici della CGIA di Mestre: curnuti e vastuniati!

Francamente non se ne può più degli studi farlocchi, di chiaro stampo antimeridionale e leghista, che escono periodicamente dalla CGIA di Mestre. Peccato che, come spesso accade, anche stavolta, hanno scambiato lucciole per lanterne…

 

L’ ultima trovata “razzista” e “pseudo-scientifica” d stampo leghista della CGiA di Mestre (L’associazione degli artigiani e dei piccoli imprenditori) è che i Meridionali sarebbero più evasori dei Settentrionali. Ma pensate un po’… Non voglio entrare più di tanto nel metodo statistico utilizzato, per non tediare i lettori. Diciamo che, di volta in volta, si cerca il metodo che dà il risultato sperato. Un po’ come fa lo Stato quando vuole tagliare fondi alle scuole e alle università del Mezzogiorno. E nemmeno ricordare che, se anche fosse vero quanto scritto, in Sicilia ad essere danneggiata sarebbe la Regione, almeno in teoria.

Non dite sempre che a noi resta il 100 % dell’IRPEF (ciò che è leggenda metropolitana, ma voi lo dite sempre)? Ora, se fosse vero, questa evasione danneggerebbe solo i Siciliani, e a voi cosa ne viene? Voglio invece dimostrare tutta la vostra disonestà intellettuale con una considerazione semplicissima, un po’ tecnica, ma sulla quale anche uno studente di primo anno di statistica potrebbe seguirmi. Quando due variabili (in questo caso il reddito pro capite e l’evasione) variano nella stessa direzione si dice che sono “correlate”. Cioè se aumenta l’una, l’altra più o meno aumenta pure e viceversa. Quando addirittura sono così correlate che una è identica all’altra moltiplicata per un coefficiente, si dice che l’una è la “trasformazione lineare” dell’altra. La correlazione va da 0 a 1. “0” significa che le due variabili non sono per niente correlate; “1” significa che le due variabili sono l’una una trasformazione lineare dell’altra, cioè, in altre parole, la stessa variabile.

Ora, senza fare conti troppo complicati, leggo che il Trentino-Alto Adige, la regione più ricca d’Italia, sarebbe anche la più virtuosa, poi – in genere – il Nord sta meglio che il Sud, poi la penultima regione per reddito pro capite, la nostra Sicilia, sarebbe penultima anche nell’evasione, e l’ultima, la Calabria, sarebbe anche quella messa peggio. Basterebbe questo per mettervi un bel cappello d’asino in testa. Solo questo. Peccato che gli economisti e gli statistici siciliani “embedded” con il sistema tacciano. Ma che ci stanno a fare? Avete misurato il reddito pro-capite, e avete scoperto che la Calabria, derubata più di ogni altra regione del Mezzogiorno, è ultima, mentre le province autonome semi-indipendenti dell’ex Tirolo austriaco sono le più ricche! Ma bravi! Siete proprio bravi. Peccato che avete misurato la variabile sbagliata. Perché, se l’evasione è esattamente una trasformazione lineare del reddito pro capite, delle due l’una, non si scappa, statisticamente parlando: – O le ipotesi che avete fatto sono semplicemente sbagliate, e quindi avete misurato un’ALTRA variabile, e quindi vi consiglierei di cambiare mestiere; – Ovvero, se per ipotesi assurda ammettessimo anche che fossero corrette, ne deriverebbe che l’evasione in parola è esclusivamente un’evasione di necessità e sopravvivenza, e quindi la soluzione è interrompere il colonialismo interno, favorire un riequilibrio sostanziale tra le varie parti del Paese, in una parola investire miliardi al Sud e nelle Isole, e anche l’evasione se ne andrebbe automaticamente a posto.

E invece? E invece tutto il contrario. Il dato sarà usato per “togliere ancora”, come è stato fatto ad esempio nell’università, dove alle Isole spetta la palma dei tagli al FFO, il fondo di finanziamento ordinario. Ma i nostri professori, mediamente, tacciono anche di fronte a queste scempiaggini; “minchiate col botto” che hanno l’onore delle prime pagine. D’altronde il regime è regime, è una cosa seria. Sfidarlo ha dei costi che non tutti si sentono di sostenere. Quindi oltre al danno, reale, la beffa dell’insulto e della copertura ideologica e pseudoscientifica di questi studi. Curnuti e vastuniati, si dice in Sicilia; cornuti e mazziati dicono i “cugini” napoletani. Continuiamo così, alla fine nessuno pagherà più un euro di imposte in Sicilia, in Sardegna e nel Mezzogiorno d’Italia, ma non perché saremo diventati ancora più evasori, ma proprio perché non avremo più in tasca neanche un centesimo.

Rispondi