STRAVINCE IL NO – IN SICILIA PLEBISCITO CONTRO RENZI E IN DIFESA DELLO STATUTO

Al termine dello scrutinio dei voti al referendum la Sicilia ha detto NO al 71,6 %!

Un NO che supera quello italiano, già di per sé clamoroso, dell’11,5 %. Solo le province di Cagliari e Oristano, in tutta Italia, ci superano.

Il NO in Sicilia ha tanti significati.

 

Alcuni sono comuni a tutti i cittadini italiani: è stato sventato un golpe, che avrebbe trasformato la Repubblica Italiana in uno stato autoritario.

Ma noi “Siciliani Liberi”, insieme a tanti altri, Siciliani e non, abbiamo lottato per un obiettivo specifico della Sicilia.

Con il SI’ ciò che resta dell’Autonomia siciliana, pallida ombra dell’indipendenza che ci spetta per diritto storico e naturale, che ci spetta perché il patto unitario con l’Italia è ormai violato, sarebbe stato calpestato per sempre.

Diciamo la verità: abbiamo temuto. Non per noi, per la Sicilia. La Sicilia ha rischiato di perdere ogni possibilità di difendere pacificamente il proprio diritto alla sopravvivenza.

E la Sicilia ha risposto, non solo con un NO, ma con un rifiuto plebiscitario di questo colpo di mano.

La Sicilia, violata, umiliata, derubata, da uno Stato arrogante, oggi ha detto NO non solo alla controriforma istituzionale. Forse per qualcuno è stato solo questo. Ma per molti è stata anche una risposta al “renzismo”, al neocentralismo, all’ascarismo di Crocetta o di Faraone, ai patti scellerati tra Stato e Regione.

La Sicilia – come la sorella Sardegna – ha detto un NO anche a questa Italia. Non si spiegherebbe altrimenti un dissenso di queste dimensioni, diffuso uniformemente in tutta l’Isola. C’è un dato di alienazione dall’Italia e dal Risorgimento che viene dalle Isole, e, appena un passo dietro, dal Sud Italia, che non va sottovalutato.

La Sicilia ha voluto difendere le proprie istituzioni dall’annientamento programmato, ha voluto rinnegare lo schiavismo al quale ci volevano condannare.

Ma questo non ci basta. Il nostro lungo cammino verso la libertà oggi è solo iniziato.

Noi Siciliani Liberi saremo i protagonisti di questo processo di emancipazione del nostro Paese. Ve lo promettiamo.

Per ora, però, lasciateci dire “GRAZIE”! a tutti i Siciliani. Non è vero che siamo “meno civili” degli altri. Non è vero che votiamo sempre in maniera retrograda.

Questa volta siamo stati degni dell’essere la Patria del Parlamentarismo, e quindi della Democrazia. Ci siamo dimostrati popolo fiero, libero e democratico.

Ed è questa la Sicilia che vogliamo. Cominciamo ad abituarci.

Da domani sentiremo un profumo nuovo, di libertà.

W la Sicilia!

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