Caterina

La battaglia di Caterina a Santa Caterina

CaterinaC’è qualcosa di epico che sta succedendo in questi giorni nel cuore del Vallone, al centro della Sicilia.
Una donna coraggiosa, una Siciliana Libera, strappata da bambina alla nostra Terra, vissuta una vita lontano, ma che ha serbato nel cuore per questa Terra un amore inestinguibile, non solo ha deciso di tornare, ma si è messa in testa l’idea “pazza” di cambiare le cose.
Noi, lo stesso movimento di cui fa parte, l’abbiamo all’inizio invitata alla prudenza, a valutare bene le forze in campo prima di misurarsi con una campagna elettorale così impegnativa, proprio nelle roccaforti della vecchia politica.
Ma Caterina ci ha dimostrato che la volontà vince ogni ostacolo e che abbiamo tutti molto da imparare da lei.
Si è circondata di militanti, che prima non c’erano. Ha trovato le competenze giuste per l’amministrazione del Comune, che prima pensavamo di non avere, le candidature consiliari, le firme, tutto, e ora la prima curiosità o la diffidenza dei compaesani si stanno progressivamente trasformando in simpatia e fiducia.
Questa donna tenace ha il “coraggio di cambiare”, come ha segnato nella nostra lista che raccoglie intorno a “Siciliani Liberi” alcune candidature indipendenti.
Perché la lotta di Caterina è importante?

È importante perché dimostra che, proprio nel cuore della Sicilia, proprio nella parte più offesa e abbandonata dal colonialismo italiano, può accendersi quella fiamma che a poco a poco contagerà tutta l’Isola. Stiamo partendo dalla grande Capitale e da un piccolo Comune dell’interno più interno, senza dimenticare un’altra coraggiosa candidatura, in lista civica, a Pozzallo, da parte del nostro coordinatore di circolo Luigi Arato.
È la prima prova del fuoco dei “Siciliani Liberi”, e in questo la battaglia di S.Caterina sarà importantissima.
Importante nel merito dei programmi, perché i caterinesi avrebbero solo da guadagnare da un’amministrazione sana, lungimirante e soprattutto libera dalle segreterie dei partiti come solo quella di Caterina potrà essere.
Ma importante soprattutto nel principio e nella speranza che questo sogno suscita.
Se vincerà, potrebbe essere il “primo comune siciliano libero”, al quale presteremo la massima attenzione perché riesca e perché si diffonda al resto dell’Isola, magari – perché no? – insieme a Palermo.
Ma anche se non vincesse, porti o no dei consiglieri comunali a fare sentire la voce dei Siciliani Liberi nelle istituzioni, sarebbe comunque la dimostrazione che un’altra Sicilia è davvero possibile. Che oltre al “voto perso” per i partiti italiani sta nascendo qualcosa che è solo agli inizi, ma che certamente spezzerà le catene, anche psicologiche, alle quali siamo attaccati.
La nostra agricoltura potrà rifiorire, i nostri borghi potranno rinascere, i nostri paesi diventeranno “belli” e “affollati”, di cittadini industriosi, di turisti, di stranieri venuti qui per far affari o lavorare, di famiglie con bambini. Una terra di vita, laddove oggi, sotto la dominazione italiana, aleggia una malattia impalpabile ed incurabile.
E per questo, comunque vadano le cose, la nostra grande Caterina ha già vinto la sua scommessa.
I Siciliani Liberi di tutta la Sicilia possiamo soltanto dirle “Grazie, per quello che stai facendo per noi, e per la Sicilia”.

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