Comunicato stampa sulle elezioni politiche italiane del 4 marzo 2018

 

Sabato 6 gennaio 2018 ha avuto luogo a Palermo la riunione del Comitato Promotore del Movimento Siciliani Liberi con la partecipazione della Segreteria politica provvisoria. Nel corso della riunione è stata deliberata la nostra posizione in merito alle elezioni politiche italiane fissate per il 4 marzo 2018.

 

Il nostro Movimento ha da lungo tempo valutato questa legge elettorale come scarsamente democratica, volta com’è a impedire che nuove formazioni politiche insidino il ruolo della partitocrazia italiana. È una legge ritagliata su loro misura, che quasi toglie il diritto di voto a chi non crede che i partiti italiani possano dare una risposta, una qualsiasi risposta valida, alla Questione Siciliana.

È pur vero che, rispetto alla sua formulazione originaria (il cosiddetto primo “rosatellum”) che toglieva del tutto il diritto di voto ai partiti “regionali”, questa dà loro una possibilità teorica di rappresentanza, attraverso i collegi uninominali, o in quelli plurinominali del solo Senato. Ma questa condizione si potrebbe verificare solo all’ottenimento della maggioranza relativa nei singoli collegi uninominali (non meno del 25 % circa) o del superamento, per i collegi plurinominali del Senato, di una quota di sbarramento “regionale” al 20 %. Non ci sono realisticamente, ad oggi, le condizioni per un soggetto politico con soli due anni di vita alle spalle di conseguire subito un risultato così rilevante. Anzi, certamente, il meccanismo psicologico del “voto utile” toglierebbe anche quello che è il suo consenso naturale molto più di quanto non sia già accaduto alle elezioni regionali.

I partiti e gli schieramenti italiani, per contro, almeno quelli che hanno un grado minimo di visibilità che consenta loro di poter aspirare ad una rappresentanza, non hanno espresso altro se non sudditanza coloniale, o nella migliore delle ipotesi totale indifferenza, rispetto alla tragedia della “Questione Siciliana”. Nessuna alleanza, per quanto abbiamo ricevuto proposte in tal senso, è praticabile se non al prezzo di rinnegare la propria coerenza e quindi la propria credibilità.

In queste condizioni, sia una partecipazione simbolica, sia un inserimento, altrettanto simbolico, di nostri candidati in liste civiche nazionali, o “federaliste”, o “meridionaliste”, o comunque “anti-sistema”, che non hanno realistiche possibilità di esprimere un rappresentante al Parlamento italiano, raggiungerebbe l’unico risultato di legittimare, attraverso la partecipazione popolare, un sistema violentemente antidemocratico e coloniale, che invece oggi ha bisogno di vedere sottolineato pubblicamente, e in maniera sempre più forte, lo scollamento con i cittadini, in particolare con i Siciliani.

Ciò non significa che ad altri livelli, soprattutto amministrativi, la partecipazione al voto non sia uno strumento utile, né che, quando avremo la sufficiente forza, non si potrà sfidare la più antidemocratica delle leggi elettorali e imporre all’Italia la nostra presenza, ma oggi tutto ciò sarebbe solo un errore.

Per queste ragioni, 

il Movimento Siciliani Liberi non parteciperà alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 né con proprie liste, né inserendo propri candidati in liste di altre formazioni politiche.

Pertanto:

il Comitato Promotore, attraverso il Segretario politico Ciro Lomonte, nel rispetto dell’esercizio del diritto e della segretezza del voto e di coscienza di ciascuno, invita i propri quadri intermedi, coordinatori di circolo, militanti, iscritti, simpatizzanti ed in generale l’elettorato che segue ed ha votato Siciliani Liberi alle competizioni comunali e regionali alle quali il Movimento ha partecipato ad annullare la scheda elettorale, non avendo nostri candidati del Movimento a rappresentare le istanze e gli interessi della Sicilia e non sentendoci rappresentati da alcun potenziale candidato interno ai partiti e agli schieramenti italiani esistenti.

Una legge elettorale particolarmente penalizzante per i partiti a vocazione “regionale”, in sintesi, e la necessità di concentrare le energie del Movimento nella preparazione del Congresso, evento propedeutico ad un più capillare ed efficace radicamento nel territorio, hanno fatto convergere il Comitato Promotore verso la suddetta decisione.

Il 2018 sarà un anno importante per il Movimento Siciliani Liberi: dalla celebrazione del 1° Congresso Nazionale alla campagna di promozione del progetto della Zona Economica Speciale, dalla costruttiva ma ferma opposizione extraparlamentare alla Giunta Musumeci alle elezioni amministrative, l’attività politica del Movimento continuerà nella speranza di risvegliare la coscienza identitaria e la consapevolezza dei propri diritti calpestati nel maggior numero di siciliani possibile.

Non traggano sconforto i Siciliani da questa nostra assenza dalle schede, perché noi siamo e saremo sempre al fianco dei Siciliani che lottano per la libertà. Siamo in campagna “anti”-elettorale e conteremo le schede nulle il giorno dopo il voto, per vedere se e di quanto questa forma di protesta ne avrà fatto crescere il numero rispetto ai dati storici: è un modo semplice per fare sentire la propria voce e per sapere quanto possiamo incidere. L’astensione, invece, è pericolosa, perché non è un “voto contro”, ma un “non voto”, che potrebbe essere scambiata per disinteresse, e che peraltro non è segreta. Il nostro invece È un voto; potevamo indicare anche scheda bianca, ma ragioni di sicurezza ci inducono a preferire la scheda nulla, magari indicando “Siciliani Liberi”, o “Sicilia Indipendente” o disegnando una Trinacria più o meno stilizzata.

Parafrasando una frase storica dei nostri rivali, questo sarà un “Quinquennio di preparazione”. Solo contestando le urne oggi, potremo preparare la libertà di domani.

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