diga rosamarina caccamo

Lomonte: “Non c’è alcuna crisi idrica, gli agricoltori non possono essere colpiti” Forte appello a Musumeci dei Siciliani Liberi

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PALERMO – “Le abbondanti piogge su Scillato e Piana degli Albanesi, che si uniscono al nubifragio che domenica scorsa ha portato altri milioni di metri cubi di acqua nel palermitano e alle forti piogge di marzo e febbraio ci dicono che la decisione del governo regionale di mantenere lo stato di emergenza idrica con la scusa della siccità è ridicola”. Lo sostiene il segretario dei “Siciliani Liberi”, Ciro Lomonte commentando la decisione della Regione di razionare l’acqua nelle città se non dovesse più piovere sino a dicembre “perché così si penalizzano gravemente gli agricoltori”.

“Tutto ciò sarebbe irrazionale se non ci fosse il dubbio della malafede – aggiunge – Come spiegare altrimenti la disinformazione mediatica sull’argomento? – continua Lomonte – Bisogna uscire dall’immobilismo. Il nuovo dirigente generale Cocina sta facendo bene con i rifiuti, sferzando i sindaci inadempienti e puntando finalmente sulla vera raccolta differenziata: quella con gli impianti di compostaggio. Adesso, deve fare lo stesso con l’acqua”.

Per uscire definitivamente “da situazioni disastrose come quelle che Musumeci ha trovato insediandosi”, per i ‘Siciliani Liberi’ bisogna completare le dighe in sospeso, collegando quelle che non lo sono; riparare le condotte strategiche come il nuovo Scillato; recuperare le acque depurate che invece vengono buttate a mare; solarizzare i bacini dei Consorzi di bonifica, sgravandoli dai costi delle bollette e diminuendo le perdite per l’evaporazione estiva.

“Abbiamo immense risorse a disposizione – conclude Lomonte – sarebbe da incoscienti non utilizzarle. I siciliani non possono attendere oltre risposte concrete alle loro necessità”.

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