la marina di ragusa

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI IMPUGNA LA LEGGE SUL TURISMO NAUTICO IN SICILIA

la marina di ragusaAbbiamo sempre sostenuto, che nonostante gli sforzi profusi dalla repubblica italiana, nonostante il perenne saccheggio di risorse e la demolizione del tessuto economico ed industriale Siciliano, una sola cosa non ci potesse essere portata via, la nostra posizione al centro del mondo, la nostra posizione al centro del Mediterraneo. Oggi purtroppo dobbiamo in parte ricrederci, in quanto, anche se resta inalterata la nostra posizione geografica, il governo italiano è riuscito ancora una volta a svilirla ed umiliarla, colpendoci con ferocia allo scopo di rimandare nell’ade ogni ambizione di sviluppo. Un tentativo importante, seppur modesto, quello fatto dal governo Musumeci, che di sicuro qualche beneficio, sia in termini economici che occupazionali, lo avrebbe portato, è stato bocciato dal Consiglio dei Ministri, erodendo di fatto un’altro pezzetto di sovranità al popolo Siciliano e colpendo ancora una volta con ferocia il comparto nautico in Sicilia. Comparto che in questi anni, in moltissime realtà dell’isola ha svolto un ruolo fondamentale, sia in termini occupazionali che in termini infrastrutturali, addossandosi di fatto oneri che spetterebbero a qualsiasi Stato sano e innamorato dei suoi territori e delle sue risorse.

Tutti noi, abbiamo fresche nella memoria le scellerate misure di terrorismo finanziario del governo Monti, che tanto penalizzarono un comparto già profondamente colpito dalla crisi finanziaria che imperversava in quegli anni, le quali ebbero come effetto immediato, la fuga di migliaia di unità da diporto da tutto il territorio italiano, ma in particolar modo dal territorio Siciliano. In quegli anni venne fatto un regalo enorme a stati quali Malta, Croazia e Montenegro che dal canto loro, però, sfruttando al meglio l’inaspettato dono, di fatto “rapirono” migliaia di armatori, costringendoli loro malgrado ad assumere impegni pluriennali, in molti casi decennali. Oggi quasi allo scadere di quella decade maledetta, il governo regionale, in preda ad un barlume di buon senso, che viste le scelte condotte ad oggi ha del miracoloso, ha deciso di compiere un passo tanto importante quanto scontato, ovvero quello di equiparare i “marina” a vere e proprie strutture ricettive turistiche, facendo si che i tanti imprenditori che nel nostro territorio hanno resistito con coraggio ad un periodo tanto oscuro, potessero ritrovare la forza di spingersi in avanti e andare a competere equamente con i loro competitor europei. Passo in avanti che però è stato di fatto stracciato in faccia, ancora una volta a dimostrare la perenne condizione coloniale alla quale la Sicilia è condannata. Siciliani Liberi intende mostrare la massima solidarietà ad ogni imprenditore che operi nel settore nautico, che sia esso un semplice mediatore, gestore di un porto turistico o armatore, garantendo la nostra perenne attenzione ad arginare ogni tentativo di distruzione o di sciacallaggio nei confronti di un settore che da secoli vede la Sicilia come riferimento. Con la speranza di poter presto essere noi stessi garanti, promotori e sostenitori di un comparto che se adeguatamente assistito potrà contribuire sensibilmente a condurre la Sicilia a vele spiegate verso quella prosperità e ricchezza che le spettano di diritto.

Rispondi