SOLIDARIETÀ AGLI STUDENTI SICILIANI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO

I recenti provvedimenti governativi sulla famigerata certificazione verde stanno creando sempre più disagi e disordini, senza alcun beneficio o interesse pubblico in vista, ma con l’unico evidente obiettivo di imporre di fatto un trattamento sanitario che non è e non può essere obbligatorio, senza violare i diritti umani come da inequivocabili pronunce del Consiglio d’Europa.

In particolare l’imposizione assurda del lasciapassare per assistere alle lezioni universitarie sta creando discriminazioni e disagi che non possono vederci silenziosi. Chi è silenzioso oggi è complice di una vera e prorpia deriva autoritaria in atto. Il lasciapassare, per ammissione dei suoi stessi ispiratori, non ha alcuna finalità sanitaria o di prevenzione, ma serve solo a creare “disagio psichico” ai dissidenti e costringerli, con le buone o con le cattive, ad aderire alla campagna vaccinale promossa dal governo. Noi riteniamo legittimo che uno Stato possa condurre una campagna vaccinale; ma non riteniamo accettabile ricorrere a minacce, estorsioni, intimidazioni, insulti, per raggiungere un obiettivo che, peraltro, se fossero in buona fede, dovrebbe considerarsi già pienamente raggiunto (abbiamo già circa l’85% della popolazione vaccinata con due dosi, e quasi la stessa con una sola dose).

In particolare esprimiamo tutta la nostra vicinanza e solidarietà a quella minoranza di studenti che legittimamente ritiene i provvedimenti sul cd. “green-pass” gravemente discriminatori.

Alcuni studenti di Palermo hanno inviato giorno 11 scorso una lettera molto garbata in cui manifestavano semplicemente tutto il loro disagio per un provvedimento discriminatorio e soprattutto contrario al superiore interesse del Diritto allo Studio. Gli studenti invitavano anche a non trincerarsi dietro una formale applicazione della legge, che potrebbe nella sostanza rivelarsi gravemente lesiva dei diritti umani. Per tutta risposta l’ateneo palermitano ha chiesto una “schedatura” dei sottoscrittori; schedatura che non è mai stata chiesta a nessuna associazione studentesca, e che appare chiaramente orientata a ritorsioni cui gli studenti non possono essere esposti.

A questo trattamento è seguita un’aggressione mediatica, da parte della Repubblica e del sito Younipa, in cui i dissidenti, per il solo fatto di non essersi fatti censire, sono additati come “anonimi” e dileggiati. Riteniamo questo atteggiamento gravemente discriminatorio e non degno di un paese civile, segno di una deriva autoritaria sempre più preoccupante.

Più duro e netto un comunicato analogo degli studenti dell’Università di Messina del 14 scorso, ai quali nessuno ha chiesto alcuna schedatura, che chiedono sic et simpliciter il ritorno alla normalità, senza alcuna restrizione, in una università che ha persino negato la forma telematica delle lezioni per costringere gli studenti alla vaccinazione di massa.

Siciliani Liberi, nel silenzio assordante di tutti i partiti coloniali italiani, esprime la propria piena solidarietà e vicinanza agli studenti dissenzienti rispetto alla pratica totalitaria e distopica del green pass, non importa se minoranza, anzi tanto più se minoranza. Perché lo stato di diritto è tale solo se è in grado di difendere le opinioni e le scelte delle minoranze che, come in questo caso, non arrecano alcun danno, né sensibile, né irrilevante, alla maggioranza che invece sembra accettare le disposizioni governative senza alcuna obiezione.

Siciliani Liberi ribadisce la propria scelta per la libertà vaccinale e per il diritto all’istruzione che è bene comune non sacrificabile agli interessi di poteri globali esterni, ormai evidenti in una narrazione logicamente e scientificamente insostenibile, oltre che vergognosamente unica in Europa.

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