Le antichissime lingue di Sicilia

                                                                                  
12669343 233961953604645 1029250526 oLe prime testimonianze storiografiche attendibili che parlano della Sicilia prima dei Greci le dobbiamo proprio ai Greci stessi, ed in particolare a Tucidide, storico scrupolosissimo, il quale ci dice che, a parte i Fenici o Cartaginesi che contendevano le coste ai Greci, le popolazioni autoctone dell’Isola erano tre: la più numerosa era quella dei Siculi che abitavano la Sicilia dal Salso verso est, che sarebbero venuti nell’Isola circa trecento anni prima dei Greci (e quindi alla fine dell’XI secolo, intorno al 1000 a.C). Ad ovest del Salso erano i Sicani. Nell’estremo nord-ovest, essenzialmente nelle città-stato di Segesta ed Erice, trovavamo infine gli Elimi. Sulla venuta dei due Popoli più antichi le memorie storiche degeneravano nella leggenda: più tardi sarebbero arrivati gli Elimi, venuti dall’Asia Minore, e in particolare da Troia, dopo la sua distruzione (e quindi intorno al XII secolo a.C), mentre i Sicani sarebbero ancora più remoti, e addirittura con più di una leggenda sul loro insediamento: una remotissima dalla Spagna, un’altra, un po’ meno antica, dai Liguri d’Italia.

Ancor prima di questi popoli, tutto sommato attestati storicamente, si affonda nella mitologia pura, che favoleggiava di popoli poi estinti misteriosamente: i feroci Lestrigoni, e, ancor prima, i mostruosi Ciclopi.

Perché perdere tempo con le antiche favole greche? Perché dietro queste storie, e sempre più man mano che ci si avvicina ai loro tempi, si scorgono tracce di verità storiche tramandate a voce e pertanto alterate dalla fantasia. La ricerca archeologica più recente, per esempio, ha accertato come vera la notizia sull’insediamento dei Siculi, anche sull’epoca indicata da Tucidide, mentre più confusi, ma non del tutto inventati, appaiono i riferimenti per gli altri due popoli.

L’Antichità pre-romana

Iniziamo con quest’articolo una serie di interventi divulgativi sui contenuti e sulla storia delle Istituzioni siciliane. Questi saranno relativamente brevi, per quanto si può, e si sforzeranno di dare ai lettori di questo blog una parte di quella formazione civica e delle informazioni che ogni buon cittadino siciliano dovrebbe avere.

Il punto principale della storia dell’Autonomia siciliana, o delle aspirazioni della Sicilia ad essere Stato, è che essa non è un incidente dei nostri giorni o anche degli ultimi 70 anni, ma è, per così dire, connaturata alla stessa storia millenaria della nostra Isola.

La Sicilia è stata sempre considerata, sino al 1860, un paese a sé stante, una Nazione e – come molte altre nazioni – essa ha sempre avuto una propria formazione politica, uno Stato in pratica, a rappresentarla.

Più esattamente questa individuazione istituzionale univoca della Sicilia come “Paese” a sé stante, e diverso e distinto dalla stessa Italia, risale alla conquista romana, la quale diede per prima alla Sicilia un’amministrazione unitaria nei confini geografici dell’Isola.

Andando ancora più indietro si trovano solo “tentativi” di dare unità all’Isola, come brevemente accenneremo nell’articolo di oggi.