LA SICILIA AI SICILIANI DI ANTONIO CANEPA

LA SICILIA AI SICILIANI di Antonio Canepa

LA SICILIA AI SICILIANI DI ANTONIO CANEPA

Testo Tratto dall’opuscolo di Antonio Canepa pubblicato clandestinamente in capitoli staccati a Catania, alla fine del 1942.

Riunito in volume nel 1943 e distribuito alla macchia.

L’edizione del 1942 era firmata “Mario Turri”

Che cosa ci insegna la geografia e Che cosa ci insegna la storia
La Sicilia è un’isola. Da ogni parte la circonda il mare. Dio stesso, nel crearla cosi, volle chiaramente avvertire che essa doveva rimanere staccata, separata dal continente.
Ecco ciò che la geografia ci insegna.
Questa separazione, purtroppo, non sempre è stata mantenuta, Gli uomini si sono ribellati ai voleri di Dio. E hanno voluto riunire con la forza quei territori che Dio aveva ben separato.
Non sono stati, però, i Siciliani a passare lo Stretto di Messina per andare a comandare sul continente. Sono stati gli uomini del continente a passare lo Stretto,con la pretesa di venire a comandare in Sicilia.

Noi siciliani in questo modo abbiamo perduto più volte la nostra libertà, la nostra indipendenza. Siamo stati insultati, calpestati e soprattutto sfruttati. Ridotti alla miseria. Ridotti alla fame.

Ma quando proprio ci misero con le spalle al muro allora sapemmo reagire anche noi; e prendere le armi; e cacciarli fuori a pedate questi signori venuti di là dal mare o di là dallo Stretto.

Circa 450 anni prima di Cristo, sotto la guida di Ducezio, cacciammo dall’isola i Greci. Nel 103 avanti Cristo ci sollevammo contro i romani, distruggendo i loro invincibili eserciti: ma eravamo un pugno di popolani e di schiavi; e alla fine dovemmo soccombere.
In un epoca assai più recente, nel 1282, scoppiarono i famosi “Vespri siciliani”: quanti francesi avevano messo piede in Sicilia vennero scannati senza pietà.
Dal 1647 al 1677 ripetutamente cacciammo gli spagnoli da Palermo e da Messina. Nel 1848 cacciammo i napoletani. E nel 1866 per poco non cacciammo via gli italiani.
L’esperienza di tante tirannidi ci ha fatto finalmente capire questa grande verità. Tutte le volte che la Sicilia è stata indi pendente, tutte le volte che si è governata da sé, è stata anche forte, ricca e felice. Invece tutte le volte che abbiamo dovuta obbedire ai padroni venuti dal continente, siamo stati deboli, poveri e disprezzati.

ECCO COSA CI INSEGNA LA STORIA

TESTO COMPLETO DELL’OPUSCOLO NEL SEGUENTE LINK:

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