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Siciliani Liberi considera la sentenza della Cassazione sul MUOS una sentenza “politica” che condanna a morte la Sicilia

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“Siciliani Liberi” prende atto che la III Sezione della Corte di Cassazione, e quindi lo Stato italiano nel suo consesso giudiziario più alto, ha rigettato come inammissibile il ricorso della procura distrettuale di Catania sul MUOS basandosi sulla “imprescindibilità” dalle conclusioni del giudice amministrativo (il CGA nella fattispecie) il quale con sentenza-scandalo aveva legittimato un’autorizzazione palesemente illegittima.

Siamo in presenza di una sentenza politica in cui la ‘ragion di stato’ (peraltro di uno stato per noi estero come l’Italia) prevale sulla modesta tutela del diritto alla salute dei sudditi coloniali siciliani.

Aspettiamo ora le dichiarazioni dei politici siciliani, siciliani solo all’anagrafe, ma arruolati nei partiti italiani, su questa sentenza che condanna a morte la Sicilia.

“Siciliani Liberi” rivolge quindi pubblicamente agli USA il proprio appello: Gli Stati Uniti sono per noi un paese amico, e – stando alle dichiarazioni del neoeletto Presidente Trump – non interessato a politiche imperialiste fuori dall’America; i “Siciliani Liberi” chiedono così al Presidente degli USA di smantellare un’installazione gravemente nociva alla salute dei Siciliani, fatta soprattutto in spregio delle leggi interne al nostro Paese e certamente contro la volontà dei Siciliani. Un segno di attenzione da parte dell’amministrazione americana sarebbe accolto dal Popolo Siciliano con gran favore, laddove invece l’attuale installazione viene vista come segno di ostilità e di occupazione militare da parte di un paese straniero in disprezzo della salute e della vita del Popolo Siciliano.

 La salute dei Siciliani non merita questo disprezzo. Comprendiamo che, sino ad ora, la Sicilia è stata una nullità, politicamente parlando, e quello che per noi è un paese occupante, l’Italia, ha concesso agli USA ciò che non aveva diritto a concedere, e dovrebbe risarcirli per questo.

Ma oggi in Sicilia è risorto l’indipendentismo, ed è una cosa seria. Noi vorremmo avere rapporti ufficiali e di amicizia con la nuova amministrazione americana, potremmo parlare insieme della sicurezza di uno stato siciliano nuovamente indipendente, con convinzione, ma – gli USA comprenderanno – la salute dei Siciliani non può essere per noi un elemento negoziabile.

 

 

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