NEET

LAVORO, I PEGGIORI D’EUROPA

NEET

Nei giorni scorsi sono stati diffusi i nuovi dati dell’Eurostat riferiti all’anno 2017. In base ad essi la condizione dei giovani siciliani risulta quantomai drammatica. All’incirca la metà delle persone tra i 25 e i 34 anni non studia né lavora (i cosiddetti “NEET”).Anche i dati relativi alla ricerca attiva di un lavoro ed allo svolgimento dei tirocini segnalano un’ondata di rassegnazione crescente.

Giovani Siciliani Liberi

 

Nei giorni scorsi sono stati diffusi i nuovi dati dell’Eurostat riferiti all’anno 2017. In base ad essi la condizione dei giovani siciliani risulta quantomai drammatica. All’incirca la metà delle persone tra i 25 e i 34 anni non studia né lavora (i cosiddetti “NEET”). Anche i dati relativi alla ricerca attiva di un lavoro ed allo svolgimento dei tirocini segnalano un’ondata di rassegnazione crescente.
Le ragioni di questa disastrosa situazione sono state da noi già più volte denunciate. Nelle condizioni finanziarie in cui si trova oggi la Sicilia, privata delle risorse che le spetterebbero in base al suo Statuto speciale, è semplice follia immaginare che l’isola possa rappresentare terra fertile di speranza e opportunità per i giovani.
Il pluridecennale prolungarsi della questione finanziaria siciliana, aggravatasi negli ultimi anni a causa della pusillanimità della classe dirigente che guida la Regione Siciliana, rende impossibile qualsiasi virtuoso tentativo di risoluzione delle emergenze socio-economiche che stanno alla base dei dati dell’Eurostat. Anzi, l’ininterrotta spoliazione finanziaria, il malgoverno regionale, lo stallo in cui si trova il settore della formazione ed il peggioramento dello stato dell’istruzione non lasciano presagire alcuna positiva inversione di tendenza.
Per tali ragioni riteniamo assai offensivo della dignità delle giovani generazioni il titolo utilizzato dal Giornale di Sicilia domenica 3 febbraio: “Lavoro, i giovani siciliani sono i peggiori d’Europa”. Prendiamo totalmente le distanze da un titolo che segnala ancora una volta la mancanza di profondità d’analisi da parte della testata giornalistica nata dopo il famigerato “sbarco dei Mille”, da sempre timidissima nel denunciare i soprusi subiti dalla Sicilia.
Non sono i giovani siciliani ad essere i peggiori d’Europa. Semmai è la Regione Siciliana, gestita da partiti strutturalmente incapaci di far valere i diritti dei siciliani, a costituire il peggior esempio contemporaneo di colonialismo interno nel mondo occidentale. In maniera beffarda ma non casuale, a classificarsi peggio della Sicilia nei dati dell’Eurostat è solo un’autentica colonia d’oltremare, ossia la Guyana francese.
Per questo invitiamo i siciliani, giovani e non, a prendere coscienza della necessità di avviare una pacifica ma decisa battaglia per l’autodeterminazione della nostra terra. Senza un tale processo, infatti, la rassegnazione segnalata dall’Eurostat non farà altro che divenire la costante esistenziale delle future generazioni di siciliani.

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