IDENTIKIT DI UN SICILIANISTA O QUASI!

Chi è un indipendentista e chi si può definire tale?
Nel panorama Siciliano diverse sono le realtà che si identificano in questo percorso.
Ma cosa impedisce di coagulare le diverse declinazioni di questo sentimento identitario?
Prescindendo dalle considerazioni numeriche delle varie sensibilità, è da valutare cosa le rende incompatibili se tali sono!
La strada che ogni movimento può perseguire per il raggiungimento dell’obiettivo passa da diverse direttrici!
Nella mia esperienza e come tale vorrei fosse considerata, una personale distinzione di varie anime e di varie strategie!
C’è chi crede che la possibilità di una propria affermazione passi attraverso un inserimento organico nella politica “istituzionale” dei partiti tradizionali e senza esporre la propria visione indipendentista cerca di costruire le condizioni e le opportunità perché questo sentimento cresca! Chiamerei questa categoria per semplicità, INDIPENDENTISTI SILENTI!
Questa categoria, a mio giudizio, al netto degli opportunismi e i vantaggi diretti personali che ottengono i protagonisti, ma volendo idealmente tenere fede alla loro genuinità ideale, non credo possa raggiungere l’obiettivo se non in un contesto strategico più ampio.
Il processo indipendentista è un processo che necessita di un tempo e di una maturazione che spesso va oltre lo spazio temporale di una vita o di una generazione, quindi l’azione degli indipendentisti silenti avrebbe senso solo alla luce di un disegno organico e strategico di più ampio respiro condiviso dal Movimento nel suo complesso, come effetto di una strategia multipla su più fronti!
Poi ci sono gli indipendentisti che preferiscono definirsi Autonomisti, perché credono che l’unico modo per raggiungere l’indipendenza, passi attraverso il rispetto dello Statuto e dell’Autonomia per poi passare ad una fase successiva!
Non dobbiamo però trascurare gli Autonomisti autenticamente “Autonomisti” cioè coloro che credono che l’applicazione dello Statuto non solo sia possibile, ma ritengono legittimamente che sia la soluzione necessaria e sufficiente per l’emancipazione del popolo siciliano.
Altra categoria è quella degli indipendentisti Meridionalisti, qui le sfumature e le visioni si diversificano: ci sono i Neoborbonici, i Duosiciliani, i Meridionalisti secessionisti e i Meridionalisti unitaristi e i Meridionalisti federalisti.
Mi perdoneranno i componenti delle varie anime se non entro nel dettaglio e superficialmente cercherò di rendere schematico questo mondo con articolazione propria all’interno di una galassia di movimenti identitari.
I Neoborbonici rappresentano coloro che, in antitesi ai movimenti indipendentisti e secessionisti nati nel Nord in questi ultimi decenni, hanno identificato nel Regno Borbonico delle Due Sicilie, il riferimento identitario da contrapporre al crescente sentimento “padano” che si è espresso e si esprime attraverso la Lega!
Il Regno delle Due Sicilie ha un riferimento storico che coincide con l’unificazione formale ed istituzionale dei Due Regni di Napoli e di Sicilia nel 1816, essendo il Re, in quel momento storico, lo stesso per entrambi i Regni. Questo momento delicato della Storia Siciliana vede mortificata l’indipendenza plurisecolare del Regno di Sicilia che perde la Capitale, che da Palermo viene trasferita a Napoli, e la interruzione delle attività dello storico Parlamento!
I Duosiciliani, analogamente ai Neoborbonici, identificano i confini del loro territorio identitario in una comunità che insiste in un area geograficamente determinata che coincide con i territori che un tempo erano Regni separati ma con un vissuto di vicende storiche comuni e scambi istituzionali e culturali comuni e quindi, a causa di ciò, attribuiscono ad esso una identità “ideale” per la quale concorrere a rivendicazioni comuni!

I Meridionalisti secessionisti sono coloro che, pur percependo una comune Storia politica e sociale, si identificano in una Nazione Meridionale, che per alcuni Meridionalisti comprende la Sicilia e per altri non la comprende, riconoscendo alla Sicilia peculiarità storiche e culturali di una Nazione con proprie prerogative.
I Meridionalisti unitaristi sono coloro che riconoscono nell’unita nazionale un valore, ma che all’interno di questa unità, vorrebbero rivendicare diritti e interessi specifiche dell’Italia Meridionale. Tendenzialmente coloro che propendono per questa visione politica includono la Sicilia, proprio perché credono in una unità nazionale che comprenda anche l’Isola!
I Meridionalisti Federalisti sono coloro che auspicano una Italia federale nella quale il Meridione sia identificato istituzionalmente, con una Macro Regione, in questo caso vi sono coloro che riconoscono alla Sicilia identità propria e chi comprende nell’indistinta macro regione anche la Sicilia!
In questo arcipelago di visioni di possibili alternative all’unita nazionale che oggi riconosciamo, vi sono i Sicilianisti federalisti, cioè coloro che ritengono che in una visione di unità nazionale, la federazione di più aree Regionali omogenee per tradizioni, cultura ed economia, meglio possa rispondere alle necessità dei singoli territori ed in questo caso la Sicilia viene identificata come entità distinta rispetto alle altre entità Regionali di una visione federale dello Stato Italiano!
In questo quadro così variegato ed articolato si inseriscono i Sicilianisti Indipendentisti puristi, le cui strategie, per il raggiungimento di una piena Autodeterminazione, sono delle più disparate!
Fra questo vi sono movimenti che hanno scelto di provare ad intraprendere una strada transideologica che raccolga le anime diverse, pronte a mettere da parte le personali posizioni soprattutto su temi etici, per divenire prima una forza numericamente significativa e identificabile nell’elettorato, per poi favorire la nascita di realtà più omogenee e vicine all’idea di Stato Nazione idealmente riconosciuto da ciascuna anima e che si confrontino all’interno delle istituzioni parlamentari proprio come avviene in tutte le nazioni.
Ci sono colori che ritengono utile e possibile per l’affermazione politica del l’indipendentismo, una collaborazione più o meno stretta da accordi con i partiti nazionali per superare i limiti degli sbarramenti elettorali ed i limiti organizzativi di realtà al momento troppo piccole per riuscire ad esprimere liste in competizioni elettorali Regionali o in più realtà amministrative dei comuni che insistono nella Regione Siciliana. Per semplicità chiamerei questi Sicilianisti…SICIL¬IANISTI possibilisti cioè coloro che forse per pragmatismo ritengono necessaria una fase di relazione con i partiti nazionali o italiani, cioè partiti diffusi nel territorio italiano e con sedi esterne al territorio Siciliano e quindi con interessi che vanno oltre gli interessi strettamente Siciliani.
Nell’ambito dei Sicilianisti Indipendentisti puristi, si identificano anche gli indipendentisti ideologizzati, cioè coloro che hanno una visione di Sicilia come Stato Nazione, ma con connotazioni ideologiche precise. Quindi troviamo Sicilianisti che ipotizzano una Sicilia che abbia una matrice socialista, liberale, comunista, repubblicana, monarchica con visione diversificate anche al loro interno sulla possibilità di essere o meno inserite nel contesto Europeo attuale!
Non mancano anche i Sicilianisti che vedono in un futuro prossimo una unione dei paesi del Mediterraneo con la Sicilia capofila e motore di questa realtà!
Analogamente alcuni Sicilianisti aspirano alla costituzione di una federazione che veda la Sicilia insieme alla Grecia, a Cipro e Creta.
Anche l’idea di una Sicilia che possa essere e divenire Nazione neutrale nel cuore del mediterraneo, non è idea che manca di passionari o appassionati sostenitori.
A tutte queste realtà più o meno identificabili numericamente, e identificabili attraverso il riconoscimento di una sigla che le rappresentino, vi sono un numero imprecisato di personali visioni, che possono o meno coincidere con le realtà descritte, ma che altro non sono che individuali e personali visioni che non hanno trovato collocazione per limiti caratteriali dei singoli o delle realtà con le quali questi singoli si sono rapportati.
Per quanto riguarda la quantificazione numerica delle varie anime che aspirano a queste eterogenee visioni ideali della Sicilia non vi sono dati e le valutazioni personali sulla consistenza di ognuna di esse e quindi il tentativo potrebbe mortificare involontariamente ognuna di queste, pertanto non si ritiene di fare in questa sede queste valutazioni!
L’unico dato certo è che, se nel periodo della seconda guerra mondiale il MIS (Movimento per l’indipendenza della Sicilia) rappresentava un punto di riferimento maggioritario nel sentimento siciliano, oggi l’unico dato Regionale identificabile e quantificabile è il quasi 0,8 % ottenuto dal neonato Movimento dei Siciliani Liberi, unica lista slegata dal sistema dei partiti tradizionali con sedi oltre lo stretto, a raccogliere le firme necessarie per presentarsi nelle 9 Province e che ha visto sostenere un proprio candidato Presidente espressione del mondo Indipendentista riconosciuto come tale, alle elezioni regionali del 2017.
Dall’elenco che qui si è voluto proporre, risulta incomprensibile il mantra che si ripete ciclicamente di una unione o “federazione” fra realtà numericamente non identificabili e con contenuti e visioni lontane fra di loro del modello di Nazione cui aspirano!
Forse la somma potrebbe fare il totale e consentire un risultato elettorale che dia una rappresentanza, ma senza un progetto e soprattutto una visione ed una sensibilità comune, questa strada è destinata a naufragare di fronte alle scelte politiche in sede istituzionale.
Questa formula potrebbe consentire di unire le forze e diventare una realtà elettoralmente efficace a ottenere una bandierina e una poltrona in Parlamento, ma le diverse idee, sensibilità e le diversità caratteriali di tutte queste anime non possono che emergere prepotentemente, come avvenuto fino ad oggi ad ogni tentativo poi fallito!
Un altro limite all’aggregazione di certe sensibilità Sicilianiste, dipende dalla incapacità di comprensione fra le storiche e in alcuni casi, vecchie voci indipendentiste, e le nuove voci che fortunatamente cominciano e continuano a dare speranza e futuro al desiderio identitario siciliano.
Personalmente ritengo incomprensibile la rivendicazione di una primogenitura o di un diritto di prelazione anagrafico che dia maggiore o minore valenza e autorevolezza alle diverse voci.
L’anzianità di servizio indipendentista non può e non deve essere sventolata come una bandiera che implichi un diritto acquisito, come d’altra parte la giovane militanza, non dovrebbe rimanere sorda all’esperienza che la militanza storica offre.
Solo dal riconoscimento e dal rispetto reciproco si possono fare passi in avanti per avvicinare il popolo Siciliano alle istanze identitarie e alla lotta in difesa delle prerogative territoriali.
La personale idea resta quella di creare le condizioni di rispetto e di riconoscimento reciproco fra le varie realtà e anime…o, ove non possibile provare a rispettare un patto di reciproca non belligeranza!
Provare a trovare dei momenti comuni che diano visibilità numericamente significativa al Movimento Sicilianista nel suo complesso, ma che poi ogni anima trovi in se stessa la capacità di incidere ed inserirsi nel tessuto sociale, facendosi conoscere e riconoscendosi nelle mille istanze che il popolo siciliano ha, dalle necessità infrastrutturali, alle necessità di politiche economiche, alla difesa del patrimonio culturale, alle richieste di una mobilità e di una logistica che renda compatibile le esigenze di uomini e prodotti con il mondo attuale.
L’auspicio è che almeno alcune realtà più simili e compatibili riescano a trovare un minimo comune denominatore, riducendo la confusionaria offerta che si trova l’elettorato neofita che comincia ad approcciarsi al mondo Sicilianista!
Oltre le diversità di visione politica sulla Sicilia, le varie figure di indipendentisti storici, hanno contribuito e rischiano di rendere folkloristico e poco credibile l’affermazione di un sentimento che in Sicilia è più diffuso di quanto si immagini e che spesso molti Siciliani non riescono ad esplicitare, non trovando una forza politica che faccia da riferimento e riesca a decriptare quel sentimento identitario che spesso ancora oggi molti Siciliani inconsapevolmente hanno dentro di se!
Un’altra avvertenza per coloro che si incuriosiscono e cercano di orientarsi in questo mondo, è quella di diffidare e riconoscere i Diversamente Siciliani o i diversamente Sicilianisti dalle varie categorie che fin qui sono state elencate.

di Marco Lo Dico

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