Indispensabile un forte movimento siciliano

Che isoli i collaborazionisti e gli opportunisti e costruisca le giuste alleanze.

In questa Europa non c’è spazio per difendere gli interessi siciliani.
In tutta la Comunità Europea, realtà nazionali analoghe alla Sicilia hanno spazio e opportunità politica per attenzionare e difendere gli interessi locali.
Solo in una Europa delle nazioni, dei territori e dei popoli avrebbe un senso partecipare con attenzione e con spirito propositivo, ma questa Europa non è l’Europa dei popoli e dei territori, anzi risulta essere una istituzione nemica delle identità territoriali e degli interessi dei popoli che vi partecipano.

E’ diventato indispensabile dare forza a un movimento territoriale siciliano.

Ma alcune caratteristiche saranno fondamentali:

1. Questo movimento, pur dovendo mettere insieme autonomisti, sicilianisti e indipendentisti, non potrà che avere come denominatore comune l’attuazione dello Statuto. Le chiacchiere dei soliti opportunisti e collaborazionisti di sistema servono come sempre agli inutili “poltronari” e “manciatari “ alle spalle del popolo siciliano. Andranno quindi isolati con determinazione tutti coloro che negli anni, pur avendo avuto l’opportunità di fare diversamente, hanno contribuito alla situazione attuale.

2. Occorrerà che questo movimento costruisca alleanze con i partiti e i movimenti politici nati e presenti solo in Sicilia e rappresentati all’Assemblea Regionale Siciliana e non che hanno dimostrato la loro distanza dalle scelte che hanno portato alla mortificazione dello Statuto e dell’interesse Siciliano.

3. Occorrerà infine prendere le distanze dalle personalità che hanno dimostrato incoerenza rispetto alle prerogative siciliane e avviare con loro un percorso che porti a prenderne le distanze sul piano politico a prescindere dai partiti ai quali aderiscono. Nelle istituzioni locali, regionali, italiane ed europee non mancano esempi passati e presenti di protagonisti che indegnamente hanno rappresentato il popolo siciliano e che rappresentano la vergogna dello stesso.

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