LA SICILIA DEL 2022 HA BISOGNO DI INDIPENDENTISMO, NON DI VECCHIA POLITICA. PERCHÉ NON SI PUÒ SOSTENERE DE LUCA

La nostra impressione è quella che la Sicilia di oggi è inserita, come ultima o penultima ruota del carro, in un impero globale morente. Dappertutto il cd. “Impero Occidentale” prende legnate, appena fuori dai propri confini, mentre dentro i confini – ci sembra evidente – ha usato la crisi “sanitaria” per svuotare ciò che resta di quelle libertà e di quella democrazia che almeno erano l’unico nostro vanto. Oltre a questo, in più la Sicilia come sempre è colonia di un paese, l’Italia, che a sua volta è un governatorato telecomandato dall’estero. Una situazione insostenibile. In questa fase morente, però, l’Impero diventa sempre più cattivo e insaziabile. Gli ultimi colpi di coda. E l’Italia, nella sua disperazione pre-fallimentare, si accanisce contro la povera Sicilia, di cui sta pilotando un vero e proprio genocidio economico alla moviola. Secondo noi, Siciliani Liberi, nonostante la notte che stiamo attraversando, dobbiamo però guardare già al futuro. Fra non molto avverrà il crollo, saranno pochi mesi o anni, e là ci dovremo fare trovare pronti, con una nuova classe dirigente, in grado di ricostruire dalle macerie che il colonialismo e la classe di collaborazionisti feudali stanno lasciando. Proprio per questa ragione abbiamo il dovere di disinteressarci del tutto alle piccole lotte interne alla classe politica feudale e clientelare che oggi massacra, più di ieri, la nostra povera Patria. I vari Musumeci, o Armao, o De Luca, o – dietro le quinte – i vecchi Cuffaro o Lombardo, sanno benissimo che anche per loro la fine è vicina. Si sentono forti perché l’informazione locale parla solo di loro, e nasconde il nazionalismo siciliano crescente, e serpeggiante, che deve essere nascosto proprio perché fa paura. Perché, se si accende, e da potenza diventa atto, travolge tutto in un attimo. Sanno benissimo che una maggioranza crescente di siciliani ha voltato loro le spalle e vogliono lottare disperatamente tra loro con quel po’ di voto… “strutturato” che gli rimane. Siccome sanno benissimo che ormai tutte le sirene “italiche” sono spente, e l’ultima cocente delusione (su cui non abbiamo mai avuto dubbi) del Movimento 5 Stelle è ancora là, come cadavere insepolto, e solo chi intercetterà la rabbia e il vento identitario dei Siciliani avrà un futuro, hanno deciso di camuffarsi, di vestirsi da sicilianisti, da autonomisti, da indipendentisti. A noi tutto ciò ricorda quella favola di Esopo in cui la cornacchia si mise le piume del pavone per cercare di essere quello che non era e che non sarebbe mai potuta essere. Per noi cornacchie sono, e cornacchie restano. Non parliamo del minoritario centro-sinistra locale, Orlando in testa, solo per carità di patria, perché il loro viscerale odio contro tutto ciò che è autoctono e identitario si commenta da solo. Il cuore del potere feudale, ex-democristiano, ex-forzista, è nel cd. centro-destra. Ma come possiamo dare credito a chi, come la premiata ditta Musumeci-Armao, ha svenduto quei pochi lembi di Statuto che ancora Crocetta non era riuscito a liquidare? La loro credibilità è pari a zero, e camuffarsi con qualche simbolo alle riunioni dei “sicilianisti” non servirà loro a nulla. Il loro tentativo di strumentalizzare quest’area è stato già sventato con Sicilia Nazione nel lontano 2015. Siciliani Liberi è nata per fermare questo tentativo, e speriamo non siano così pazzi da ritentarci. Ma non crediamo neanche al “personaggio” dello Stretto, l’eccentrico Cateno. Cateno De Luca ha un solo partito, un solo ideale: se stesso, e il suo potere. È capace di passare dal Tricolore alla Trinacria e dalla difesa dell’insularità al pontismo, con la stessa disinvoltura di un battito di ciglia. Il Sicilianismo che fosse sensibile alle sue sirene nascerebbe morto, sarebbe travolto dalla sua totale mancanza di credibilità. E poi noi abbiamo un dovere: dare un’alternativa a tutto il voto nazionale indipendentista che la chiede.

Il nostro Popolo è fatto da persone che non ne possono più di questa gente, che non ne possono più della vecchia politica. Ogni compromesso con il vecchiume toglierebbe ancora una volta un’opportunità a questo popolo, cui non resterebbe altro che l’astensione. E noi, Siciliani Liberi, questa opportunità, alternativa ai partiti nazionali, ma soprattutto alternativa alla vecchia politica che ha distrutto la Sicilia, siamo pronti a darla, con chi ci sta, ma anche da soli se necessario, se vediamo che la stessa serietà – lo stesso argine nei confronti dei feudatari del voto – non fosse condivisa da altri potenziali compagni di strada. NO a De Luca presidente, a una candidatura che guarda a un passato da dimenticare! Il Presidente dei Siciliani deve essere il rappresentante di una Nazione libera! Prepariamo la Sicilia di domani!

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