RICHIESTA AL PRESIDENTE DELLA CORTE D’APPELLO DI PALERMO AFFINCHE’ NOMINI MAGISTRATI COME PRESIDENTI DEI SEGGI ELETTORALI

Le elezioni amministrative di Palermo del 2007 sono state invalidate in modo postumo perché piene di brogli. Anche le elezioni comunali del 2012 di Palermo si sono portate dietro una scia di brogli, contestazioni, seppure solo su alcuni seggi, che però possono essere stati determinanti per il risultato. “A questo malcostume, – afferma Massimo Costa, … Continue reading “RICHIESTA AL PRESIDENTE DELLA CORTE D’APPELLO DI PALERMO AFFINCHE’ NOMINI MAGISTRATI COME PRESIDENTI DEI SEGGI ELETTORALI”

LA SICILIA TI CHIAMA (appello ai residenti a Palermo)

Stiamo formando gli elenchi dei RAPPRESENTANTI DI LISTA alle Elezioni Comunali di Palermo. I partiti e i giornali del sistema, dopo averci ignorato o tentato di irridere per alcune settimane, adesso ci attaccano scorrettamente ad alzo zero, mettendo in circolazione sondaggi metodologicamente errati, per “chiamare al voto utile”. Le informazioni di cui disponiamo ci parlano … Continue reading “LA SICILIA TI CHIAMA (appello ai residenti a Palermo)”

PURE IL FASTIDIO DEL G7 A TAORMINA DOBBIAMO SOPPORTARE…

Si moltiplicano le proteste per il G7, tra cui anche qualificate parti del mondo indipendentista siciliano, ma – al netto del refrain no global che poi verrà presentato dai media – qual è il punto di vista siciliano su questa vicenda?

Il G7 è tutto sommato una cosa vecchia, da anni ’80, quando quei sette paesi rappresentavano il centro del mondo produttivo mondiale. Oggi sono in declino, un declino spesso rabbioso e minaccioso per la pace mondiale. Ma se si fosse “celebrato” lontano da noi, forse oggi neanche ne parleremmo.
E va detto pure che, tra i 7, ci sono soggetti (Canada o Giappone) che con la Sicilia, ma anche con il globalismo, hanno poco a che fare o hanno un ruolo marginale, almeno dal nostro punto di vista. Ci sono paesi come la Francia o il Regno Unito, che hanno gravi responsabilità sulla destabilizzazione del Mediterraneo, non meno che gli Stati Uniti, con i quali in particolare abbiamo il conto aperto del MUOS, che non chiuderemo mai, finché non sarà “smontato” perché non vediamo altre soluzioni compatibili con la salute dei Siciliani. E ci sono i nostri colonizzatori diretti, di 1° (Italia) o di 2° livello (Germania). Insomma tutti “beddi spicchi”. Che avremmo preferito si riunissero altrove.

Grillo è indipendentista siciliano? Ma allora…

Grillo non è nuovo a questa boutade. La fece già nel 2009, catalizzando l’entusiasmo di decine e decine di attivisti indipendentisti, allora senza una casa politica sicura e affidabile, e che da allora sono rimasti attaccati al Movimento 5 Stelle come le mosche impiccicate nel miele: non volano più ma sono felici, quasi ubriache di tanto profumo. Quante volte, di fronte ad alcune incongruenze dei grillini locali sulla Questione Siciliana ci siamo sentiti dire “ma non hai letto ciò che ha scritto Grillo sulla Sicilia?”. Inutile fare osservare che quello “scritto” poi non è nei programmi del movimento, è solo una sua idea personale.

Ma non vogliamo fare come quel simpatico leader indipendentista del ‘900, che tenne alta la bandiera del FNS per decenni, che però aveva il difetto di stizzirsi quando sentiva dire che c’erano “altri” indipendentisti. Il bollino era solo suo.

 No, il bollino dell’indipendentismo non è solo nostro, dei “Siciliani Liberi”, ci mancherebbe, però alcune domande e considerazioni le facciamo e soprattutto le poniamo ai portavoce siciliani del 5 Stelle.

Santo Trovato, dirigente indipendentista, una gran bella persona

Santo Trovato, storico militante indipendentista, portavoce distrettuale di Catania di “Siciliani Liberi”, coordinatore del Circolo “Antonio Canepa” di Catania, ci ha lasciato stamattina.

Caro Santo,

ci conosciamo da tanti anni. In tanti anni tutti gli indipendentisti siciliani hanno potuto apprezzare la coerenza, l’onestà, il coraggio di difendere la causa della nostra Sicilia.

Ti abbiamo visto in ogni manifestazione, generosamente. Tua la mano in tanti messaggi che abbiamo fatto girare nel web, sui sociali, su facebook,… Ricordiamo, e facciamo nostro in particolare, il tuo calcolo su quanto l’Italia ruba alla Sicilia su quello che hai battezzato come il “PEL” (il Prodotto Esterno Lordo), cioè quello che viene registrato altrove ma prodotto sul nostro suolo.

In mezzo a tante persone che fanno politica per conquistare un posto al sole, tu invece avevi un solo faro: la libertà della Sicilia, e la giustizia sociale.

NOI IL 15 MAGGIO NON FESTEGGIAMO PIÙ, ASPETTIAMO LA FESTA DELL’INDIPENDENZA

Spezzata

Lasciamo questa “commemorazione” agli unitaristi ossessionati.

La lasciamo volentieri agli “autonomisti” più o meno intruppati negli schieramenti italiani di “centro-destra” e “centro-sinistra”.

E le ragioni non mancano.

La Sicilia è al collasso. il 70 % di disoccupazione giovanile e le 12 ore per andare in treno da Palermo a Trapani rappresentano il fallimento ormai definitivo di ogni forma di appartenenza della Sicilia all’Italia. Basta, non ne parliamo più.

Per anni abbiamo chiesto l’attuazione dello Statuto e – chissà – come tappa intermedia, verso l’indipendenza, qualche articolo potrebbe ancora esserci utile.