La Sicilia in guerra a sua insaputa: ma il nostro futuro è la neutralità

 L’Italia non può esercitare la sua sovranità e lo fa ancora meno là dove ritiene e considera più facile accettare questa perdita di sovranità: in Sicilia. Qui hanno piazzato il Muos, da qui fanno partire i droni per bombardare la Libia. Ma invocare per par condicio la Russia o la Cina non porta a nulla. Noi ci batteremo per un Sicilia neutrale,  per poter progredire in pace, rispettosi e rispettati nel contesto internazionale.

Salvatore Failla, nostro concittadino siciliano, caduto in Libia

  Siciliani Liberi esprime il proprio cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia di Salvatore Failla, nostro concittadino di Carlentini, caduto, come il collega sardo, in una guerra che non gli apparteneva. Non aggiungiamo altro; in queste ore ci sono troppe strumentalizzazioni. Solo il nostro auspicio che si operi per la pace, e non per … Continue reading “Salvatore Failla, nostro concittadino siciliano, caduto in Libia”

Agricoltura, il valore della nostra gente e delle nostre risorse

Voglio fare alcune considerazioni, sull’incontro avuto il 27/02/2016 a Villalba con dei piccoli imprenditori agricoli. Gli sforzi necessari per andare in giro, in questa circostanza, ma debbo aggiungere come in tantissime altre, sono stati ampiamente ripagati dalla conoscenza di persone umili, ma operose, che con il lavoro di tutti i giorni, contribuiscono a non far naufragare definitivamente la nostra amata Isola.

Ecco un altro scienziato che attacca la Sicilia: non vi daremo tregua!

Eccolo qui: un altro scienziato che spara a zero contro la Sicilia non sapendo di che parla. Fornendo un altro esempio di cattivo giornalismo. Parliamo di Paolo Del Debbio il cocco del centrodestra (volevano candidarlo a Milano) che ieri sera nel corso della sua trasmissione ha vaneggiato. Perché non ci dà la parola? Cosa temono questi signori sempre pronti a dire bugie sulla Sicilia? Massimo Costa gli risponde per le rime…

Riscossione Sicilia è salva: accolto l’appello di Siciliani Liberi

 

Grazie al nostro pressing, i deputati di Sala d’Ercole hanno salvato la società che si occupa di riscuotere i tributi nella nostra regione dalle grinfie di Equitalia. Ma si tratta di una vittoria a metà. Finché resta nelle mani di questi politici, gli interessi dei Siciliani non saranno tutelati del tutto. Quello che noi proponiamo e che speriamo di potere concretizzare alla prossima legislatura, è la regionalizzazione dell’Agenzia delle Entrate

Ennesimo attacco della Rai alla Sicilia: Giletti fa cattivo giornalismo e demagogia

Ci risiamo. Dopo il caso Panella, Rai 1 torna ad attaccare strumentalmente e infondatamente la Sicilia. Questa volta protagonista è Massimo Giletti, conduttore de l’Arena, che nel corso della sua trasmissione, confondendo capre e cavoli, attribuisce ai dirigenti regionali siciliani responsabilità che non hanno in tema di autostrade che crollano e treni che non ci sono.

Gli avvoltoi di Equitalia svolazzano sulla Sicilia

 

Non contento di aver regalato miliardi allo Stato italiano, il più servile e fantoccio dei governi regionali oggi regala all’Italia, anzi alla tristemente nota Equitalia, l’ultimo polmone finanziario della Sicilia: Riscossione Sicilia. In questo il duo Crocetta-Baccei pare sia spalleggiato da una maggioranza trasversale che passa anche dall’opposizione (finta) di Forza Italia,

Droni armati da Sigonella: smilitarizziamo la Sicilia

Ci risiamo! Come nella sciagurata guerra-lampo che ha rovesciato Gheddafi (uno scellerato dittatore, beninteso, ma non ci convince mai l’esportazione “pelosa” della democrazia, anche perché dovremmo farlo dappertutto, a cominciare dai nostri “amici”), la Sicilia diventa base logistica per le guerre imperiali della decadente NATO, questa volta con il pretesto della lotta all’ISIS.

Renzi abolisce le banche cooperative e si prende quelle siciliane

 

Il regime è una cosa seria e, passo dopo passo, si consolida. Il regime non si accontenta di togliere le libertà politiche e di controllare l’informazione. La cosa più importante è quella di mettere le mani nelle tasche del popolo, prendere il controllo economico della società e impedire che qualunque forza economica nuova possa sostituirsi al regime.

Renzi, dopo avere “privatizzato” le banche cooperative maggiori,